L'Olocausto, l'arte e la memoria

L'Olocausto, l'arte e la memoria

"I prigionieri di St. Cyprien" di Felix Nussbaum

"Di fronte alla Shoah", il libro di Salvatore Trapani

“Scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto barbarico”. Parole del filosofo Adorno che risalgono al 1949 ma che i decenni hanno rivelato come superate. Non solo la poesia ma l’arte in generale hanno dimostrato di essere sopravvissute al lager e di potersi confrontare con l’Olocausto. Ne troviamo una testimonianza nel libro “Di fronte alla Shoah” di Salvatore Trapani pubblicato dall’editore Corsiero. Trapani, ormai berlinese a tutti gli effetti per ragioni di lavoro, è uno studioso che si occupa di memoria storica in particolare nel campo dell’arte e nel suo libro propone non solo l’opera di autore che furono deportati nei lager – Nussbaum, Taslitzky, Laurens e non solo – ma anche di altri (definiti empatici) che in epoche successive alla Shoah hanno saputo tradurla trovandole una collocazione nel presente. Le espressioni visive dell’arte, a 80 anni dai lager, si confermano nel libro di Trapani come veicolo per consolidare e tramandare la memoria.


La copertina del libro di Salvatore Trapani edito da Corsiero

“Di fronte alla Shoah” sarà presentato lunedì 27 gennaio all’università per gli stranieri di Siena alle 10.30 attraverso il dialogo fra l’autore e il rettore Tomaso Montanari, mentre martedì 28 sarà presentato a Reggio Emilia alla biblioteca di Santa Croce alle 18.30 in un incontro fra Trapani e l’editore Andrea Casoli. Sabato primo febbraio nuova presentazione alle 17 a Sant’Ilario (Reggio Emilia) al centro culturale Mavarta dove Trapani si confronterà con Cristina Casoli e Mario Rosati.

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