Occhio al libro

Occhio al libro

Il libro è sempre un fedele compagno per le vacanze (cr. El colecionista de instantes Wikimedia commons)

In vacanza con il titolo giusto

Che in estate i libri ritrovino vivacità è cosa risaputa. In spiaggia o su una sedia a sdraio dell’hotel in montagna, il libro diventa un fedele compagno di vacanza. Meno semplice è fare la scelta del titolo giusto, per non rischiare di arenarsi dopo poche decine di pagine. Quando il tempo per una scelta meditata ancora c’è, provo a dare qualche consiglio. Sono libri che a me hanno lasciato emozioni e ricordi ben più lunghi di un pezzo d’estate.

Un giro a Partanna Mondello, Palermo



Giovà, protagonista di altri due romanzi. continua ad essere quel "piccolo me", un filo sordido, senz'altro scollegato con la realtà (se non quando pensa ad alimentarsi), che tutti noi abbiamo dentro. Dargli voce è scomodo, perché significa palesare irresponsabilità, egoismo, accidia: certo non più peccati capitali, ma caratteristiche né smart né politicamente corrette. Se prima ho citato Pirandello, sfuggo alla tentazione di chiamare a correità il Fanciullino di Pascoli: Giovà è cresciuto, ha studiato all'Università di Partanna, dove il Rettore è il capomafia locale, e si è creato un piccolo universo filosofico, spesso infranto dalla forza malevola delle camurrie, non cercate, ma inesorabili nella loro parabola centripeta, convergenti verso di lui. In tutta evidenza la sentenza gnomica della madre "Male non fare, paura non avere" non basta, se non come evocazione apotropaica. Gli spetta il compito non facile di rappresentare un'altra Sicilia, non oleografica, ma altrettanto vera in maniera incontestabile.

“La boffa allo scecco” di Roberto Alajmo, Sellerio


Un giro ai Giardini del Lussemburgo, Parigi


Anni ‘60, nella capitale francese il giovane protagonista, Paul, frequenta con diletto un club davvero particolare, formato per lo più da rifugiati politici slavi/russi, persone in fuga da circostanze davvero drammatiche. Fa da contrappunto al racconto di tali vicende la vita del liceale, che proprio spensieratissima non è: al centro di battaglie familiari, vede partire per il conflitto algerino il fratello ed il migliore amico, si innamora di una ragazza, che gli preferisce la vita in un kibbutz. Si chiama crescere.

“Il club degli incorreggibili ottimisti” di Jean-Michel Guenassia, Salani


Un giro a Bologna

Ricciotti Chiusoli è un giovane uomo, che nella Bologna del secondo dopoguerra si fa strada come imprenditore, senza cinismo, ma anzi con tanta umanità. Si sposa, ha dei figli, poi anche dei nipoti, ha successo, tanto successo, ma poi l’invidia degli dei si accorge di lui e quindi ritorna "alla casella del via”. Si legge con piacere come spaccato di un’epoca che sembra remota, ma invece è solo ieri l’altro.

"Boom" di Marcello Domini, Marsilio


Un giro a Callander, Scozia centrale


La protagonista, Imogene McCarthery, è ampiamente definita dalle sue generalità: figlia di un oscuro, ma da lei venerato, ufficiale dell'esercito, ne ha ereditato l'amore per la supremazia della Scozia in ogni contesto, a cominciare dal mitico Rob Roy. Per vivere, però, lavora per il "nemico": è modesta impiegata presso l'Ammiragliato inglese. Tornando nel suo paese natale per le vacanze, si trova al centro di intrighi, inseguimenti, omicidi, un vero e proprio vortice che, senza risucchiarla, anzi, la proietta alle stelle: "per aspera ad astra".

"La signora in tweed" di Charles Exbrayat, Garzanti

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