Mondiale 2002, roba da codice penale

Mondiale 2002, roba da codice penale

L'espulsione di Totti durante Italia-Corea del Sud (dal sito Il Nobile Calcio)

La farsa che non faceva ridere di Byron Moreno

“Ma questo non esiste. Allora va bene”. Cominciamo da qui. Queste poche parole le ha pronunciate ironicamente un galantuomo che rispondeva al nome di Bruno Pizzul, razza Piave, un ex calciatore di ottimo livello ma soprattutto un grande giornalista, l’uomo che con la sua voce ha raccontato agli italiani le storie del pallone, telecronista di punta della Rai e commentatore della nazionale come erede diretto di Nando Martellini.


Bruno Pizzul con il suo collega Nando Martellini da Repubblica.it Wikimedia commons)

Le due frasi che avete appena letto le ha pronunciate con tono alterato mentre commentava una delle più vergognose pagine della storia del calcio, cioè l’ottavo di finale fra Italia e Corea del Sud, il 18 giugno 2002, campionato mondiale di calcio organizzato da Giappone e Corea. Il fatto che Pizzul apparisse alterato – lui che non alzava mai la voce – voleva dire che ci trovavamo di fronte a uno scandalo. E uno scandalo lo fu davvero.


La formazione azzurra ai mondiali del 2002 

Di quell'ottavo di finale si è parlato per anni e ancora oggi il brutto episodio è citato come esempio di stortura nel mondo del calcio, di come interessi che non hanno a che fare con il gioco possano risolversi in ingiustizia. Non c’è stato bisogno di Sherlock Holmes per individuare il responsabile di questa situazione, un uomo piccolo di statura e dallo sguardo non brillante al quale era stata affidata la direzione della partita: l’ecuadoriano Byron Moreno, l’uomo che dopo quella partita ha dato una mano al destino nel rovinarsi vita e reputazione.


Gli azzurri protestano con l'arbitro Moreno (dal sito Il Nobile calcio)

L’antefatto è questo. L’Italia arriva da un girone iniziale accettabile ma non perfetto, vittoria contro l’Ecuador e pareggio con il Messico; ma sconfitta con la Croazia che per la prima volta trova un ruolo da protagonista in un mondiale. Gli azzurri di Trapattoni (sempre esagitato in panchina) non erano una squadra qualunque, basta citare qualche nome: Buffon, Vieri, Totti e avanti così. Uno squadrone insomma. Eppure i segnali che qualcosa di pericoloso girava nell’aria erano arrivati.


Giovanni Trapattoni con la tuta della Juventus (da X Nicolò Schira)

Lo stesso 18 giugno, ma qualche ora prima, la Turchia aveva eliminato 1-0 il Giappone, l’altra nazione organizzatrice. Rimaneva la Corea del Sud a garantire stadi pieni e l’onore dell’Asia nel primo mondiale non europeo e non americano. Strana la designazione di un ecuadoriano per la partita con l’Italia, non perché gli azzurri in qualificazione avessero battuto proprio l’Ecuador ma perché il calcio di quel Paese (e di conseguenza gli arbitri) non aveva mai espresso livelli di eccellenza. Moreno suonava piuttosto come la scelta di un personaggio di secondo piano, che anche a vederlo sembrava pensato apposta per tirarsi addosso i fulmini.


Moreno fra le proteste degli italiani (dal sito Il Nobile Calcio)

Che tutto fosse pensato per far passare i coreani è chiaro e diventa esplicito dopo pochi minuti quando Moreno decreta un rigore per un banale contatto in area. Buffon para e si ricomincia da capo. Vieri segna di testa e l’Italia si mette in condizioni di sicurezza in un turbine di fischi avventati, di decisioni al limite del comico, fino a un contrasto in area contro Totti che cade a terra. Siamo già nei supplementari, perché a due minuto dal 90° la Corea aveva pareggiato: Moreno, lontanissimo, fischia e corre verso il romanista a terra. Rigore, pensano le anime ingenue. No, fallo di simulazione ma siccome Totti è già ammonito per lui esce un cartellino rosso.


I titoli del giornali all'indomani dell'eliminazione

Una follia, sotto gli occhi di qualche miliardo di spettatori televisivi. E’ qui che persino Pizzul non ce la fa più e appare arrabbiato anche se le parole che gli escono di bocca sono comunque contenute rispetto allo scandalo che aveva davanti. L’Italia doveva recitare il ruolo di vittima sacrificale e così è.


La gioia di Ahn dopo il golden-gol (dal sito Il Nobile calcio)

Ci si mettono anche la sciagurata regola del golden-gol (poi per fortuna abolita) nei supplementari, una rete italiana ingiustamente annullata e alla fine un gol coreano con Ahn poco prima dei rigori, con buona pace di chi voleva che almeno la Corea andasse avanti.


Buffon sconsolato dopo avere incassato il gol (cr. Jacques Demarthon, 2002)

Byron Moreno forse pensava di raggiungere la popolarità grazie ai mondiali e l’impresa gli riesce ma non nel senso desiderato. Contro la sua persona fisica si compatta il patriottismo italiano che lo identifica come responsabile unico dell’eliminazione di una nazionale fortissima. Lui è perfettamente a conoscenza di tutto questo ma nel 2003 non si sottrae all’invito della Rai a partecipare a un varietà, “Stupido hotel”, nel quale si fa insultare da Massimo Boldi e un coro gli augura di finire sotto al treno. La cosa non piace alla federazione calcio ecuadoriana che prima lo sospende e poi lo espelle, complice anche un altro episodio negativo, i 13 minuti di recupero in una partita vinta dalla squadra della città in cui si presentava alle elezioni, non venendo nemmeno eletto.


Moreno con Carmen Russo, Adriano Aragozzini e Lory Del Santo in "Stupido hotel"

Un salto di qualche anno e nel 2010 Moreno ritorna sui giornali non per storie di calcio ma perché la polizia lo ferma all’aeroporto Kennedy di New York con sei chili di eroina nascosti nei pantaloni. Arrestato, sarà condannato a un paio d’anni di carcere in parte condonati per buona condotta con estradizione in Ecuador. Nel ventennale di Italia-Corea del Sud Moreno rilascerà un’intervista a Fanpage.it nella quale ribadirà la propria buona fede per quanto riguarda la sconfitta dell’Italia e adombrerà il lugubre ruolo di qualche mafia alla quale non potè sottrarsi nel caso della droga.   


Moreno controllato all'aeroporto di New York (foto fornita dalla procura)

Archiviata la vicenda personale dell’arbitro Byron Moreno, i mondiali del 2002 sono la rivincita del Brasile dopo la finale di Parigi con Ronaldo non in grado di giocare. Proprio Ronaldo risulta migliore marcatore del torneo e leader di un Brasile che vince tutte le partite senza bisogno di supplementari, rigori o altre scorciatoie. Ne fa le spese la Germania, che non si sottrae alla furia del fenomeno, autore della doppietta vincente.


Ronaldo il fenomeno con il presidente brasiliano Lula (cr. Agenzia Brasil Fabio Rodrigues Pozzebom Wikimedia commons)

Ma il mondiale del 2022 è anche l’esaltazione del calcio africano, con il Senegal che arriva ai quarti e viene eliminato dalla Turchia ma solo ai supplementari. Un’anticipazione del calcio presente che ha nell’Africa uno dei principali bacini da cui pescare giovani campioni. In quell’estate molti sono stati i cortei rumorosi di auto imbandierate organizzati da immigrati; allora sembrava una manifestazione di folklore da prendere con compatimento, adesso piacerebbe tanto agli italiani avere l’occasione di fare cortei.


La nazionale del Senegal ai mondiali del 2002 (dalla pagina Fb Il Nobile Calcio)

I coreani dopo averci mandati fuori superano anche i quarti battendo la Spagna ai rigori in una partita piena di ombre affidata ancora una volta a un arbitro proveniente da una federazione non di primo piano quale l’egiziana. Poi festa finita in semifinale con la Germania, anche perché da lì in poi gli arbitri sono tutti europei. In qualche modo in finale va anche l’Italia perché la arbitra Pierluigi Collina.


Collina in Qatar durante la Coppa d'Asia (cr. Parto Joghataee Wikimedia commons)

Un’ultima nota a carattere politico tornando a Byron Moreno. Sull’onda dello sdegno per l’eliminazione scandalosa dell’Italia un comune del messinese, Santa Teresa di Riva, nel 2003 decide di intitolare all’arbitro i cessi pubblici del mercato quindicinale.


I bagni pubblici intitolati a Moreno (dalla pagina Fb Gazzetta Jonica)

Lo fa apponendo un vistoso cartello rosso “Bagni Moreno”. Le parti politiche sono concordi, l’intitolazione ci sta tutta. Un’avvertenza però. Chi intendesse arrivare nel paese siciliano per espletare le funzioni corporali in onore dell’arbitro può trovarsi un’altra soluzione, perché i Bagni Moreno sono stati demoliti nel 2012.

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