Questa donna merita una statua

Una foto giovanile di Agape Nulli Quilleri, eroina della Resistenza (da X di Johannes Buckler)
Agape l’avrà grazie ai ragazzi di una scuola professionale
Il progetto "Spazio alle donne" degli studenti di Castel Mella è stato presentato a Modena alla Conferenza nazionale dell'associazione italiana di Public History, dove ha ottenuto la menzione speciale del gruppo di lavoro Gender&Public History.
A Brescia, come nella maggior parte delle città italiane, le statue a soggetto maschile monopolizzano l’occupazione degli spazi pubblici: lungo le vie della città, le sculture sono dedicate a uomini illustri, eroi risorgimentali, politici.
La Fondazione Micheletti, con il Progetto Gapp, l’Università di Brescia e il Comune, ha indetto un concorso per le scuole, chiamato “Spazio alle donne”, per individuare, con la collaborazione delle adolescenti e degli adolescenti bresciani, la giusta candidata donna a cui dedicare una statua in città.
Fondazione Aib, Cf Castel Mella, è una scuola di formazione professionale dedicata alla professionalizzazione di giovanissime e giovanissimi che si orientano all’apprendimento di un lavoro subito dopo la terza media. La classe terza A del corso Riparatori veicoli a motore è stata destinataria di questa proposta e, dopo un’attenta ricerca sulle donne bresciane più note nella storia del territorio, i ragazzi (tutti maschi) hanno incontrato e sono stati letteralmente folgorati dalla figura di Agape Nulli, una vera protagonista della storia bresciana e italiana.
La preparazione del video da parte degli studenti (cr. Cf Aib Castel Mella)
Agape Nulli, nata a Iseo nel 1926, è stata una figura fondamentale durante la Resistenza locale e italiana. Trasportò volantini e stampa clandestina, ricambi, abiti, cibo, armi e munizioni per i ribelli dalla città al lago: senza particolari investiture, divenne una tra le più attive staffette delle Fiamme Verdi.
Il video progettato e realizzato dagli studenti di Castel Mella
Non scelse mai un nome di battaglia: fu per tutti, semplicemente, Agape. Contribuì a coordinare le azioni di lotta contro l'occupazione nazifascista e fu arrestata il 18 agosto 1944, appena diciottenne: condotta nel carcere cittadino di Canton Mombello, vi rimase fino alla Liberazione, il 24 aprile del 1945.
Subì gli interrogatori di Erich Priebke, l’ex generale delle SS condannato per l’eccidio delle Fosse Ardeatine. Per due volte Agape chiese al Presidente della Repubblica - prima Carlo Azeglio Ciampi e poi Giorgio Napolitano - la grazia per l’ex comandante, suo carceriere. Spiegò che “[…] non è una questione di perdono, ma di lasciarci tutti alle spalle l’odio che in quegli anni ci aveva avvelenato la vita”.
La classe e gli insegnanti che hanno partecipato al progetto vincendolo (cr. Cf Aib Castel Mella)
Nel 2009, Agape Nulli è stata chiamata a presiedere l’Associazione Fiamme Verdi, che lei stessa chiamava affettuosamente “le mie Fiamme Verdi”. Nel 2015 portò la sua testimonianza alle ragazze e ai ragazzi della sede scolastica di Ome, in Franciacorta, lasciando un ricordo di grinta dirompente e allo stesso tempo di grande tenerezza: durante l’incontro, volle tenere accanto a sé, stringendoli in un abbraccio delicatissimo, alcuni allievi particolarmente confusi sul tema della Resistenza e volle accertarsi personalmente che tutti avvertissero la sua simpatia per le opinioni altrui, la sua apertura nei confronti dei giovani e il suo grande rispetto per gli insegnanti.
Agape è scomparsa in epoca Covid, a 93 anni.
I ragazzi del terzo anno, hanno proceduto da un primo lavoro di mappatura delle statue esistenti nella città, per poi passare a quello di ricerca di esempi, nominativi, modelli femminili meritevoli legati al nostro territorio. Hanno poi stabilito di presentare la loro candidatura con un video, ne hanno pensata e stesa la sceneggiatura, occupandosi della regia e del montaggio, mettendoci entusiasmo e voglia di fare al meglio delle loro possibilità.
Purtroppo, ancora sono diffusi alcuni pregiudizi rispetto alla qualità, all’efficacia, alla validità dell’istruzione e formazione professionale, considerata una via secondaria rispetto a quella dei percorsi di istruzione tradizionali. Di conseguenza, anche gli studenti stessi possono iniziare a credere di essere meno validi o meno capaci, interiorizzando questa idea e perdendo fiducia in sé stessi.
Agape Nulli Quilleri presidente delle Fiamme Verdi
Risultare i vincitori del concorso ha contribuito a rafforzare la loro autostima, a volte davvero precaria: oltre a ciò, il nostro piccolo successo dimostra che imparare un mestiere da giovani non significa affatto rinunciare alla cultura generale e all’approfondimento, alla storia e alla letteratura, alla cittadinanza e alla maturazione di competenze non strettamente legate al lavoro, bensì all’essere giovani adulti consapevoli, responsabili, appassionati.
Ci è sembrato ancora più interessante che, a studiare la figura di una donna così coraggiosa, dolce e competente, sia stata una classe composta interamente da allievi maschi: vedere e nominare le donne nella storia, per questi giovani uomini, è un importantissimo esercizio, per insegnare loro a riconoscere e mettere in discussione la cultura dello stereotipo e patriarcale in cui siamo tutte e tutti (irrimediabilmente?) immersi.
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