Star Trek e Star Wars, universi paralleli

Star Trek e Star Wars, universi paralleli

I protagonisti di Star Trek riuniti per l'ultimo viaggio della Enterprise (cr. Facebook Starfleet's Elite)

Secchioni e rockettari su astronavi diverse

Star Trek o Star Wars? Il capitano Kirk o Luke Skywalker? La USS Enterprise o il Millenium Falcon? E’ una lotta senza vincitori né vinti quella tra gli appassionati delle due saghe: ognuno con le sue ragioni, siamo davanti comunque ad una lotta tra titani, tra due colossi indiscussi della fantascienza, per qualunque parte si faccia il tifo.

Personalmente sono una Trekker sfegatata, senza una particolare passione per la più famosa Space Opera mai arrivata sul grande schermo. Che ovviamente ho visto più di una volta, ma Star Trek – lasciatemelo dire - è un’altra cosa. È una questione di anima, si potrebbe dire: entrambi ambientati nelle profondità dello spazio, offrono però visioni opposte dell’universo, del futuro e dell’umanità.


I protagonisti di Star Wars: Chewbecca, Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi e Ian Solo (cr. Lucas Film Wikimedia commons)

A renderli unici, personaggi indimenticabili e costruiti magistralmente in ogni sfaccettatura, pur nella diversità dei format e delle tecniche di ripresa. George Lucas, regista di Guerre Stellari, ha portato sul grande schermo un colossal epico con effetti speciali molto innovativi per gli anni 70 ed una storia interpretata da attori del calibro di Harrison Ford, Karrie Fisher e Mark Hamill; mentre Star Trek, nato negli anni 60 per la tv americana, si appoggiava inizialmente solo su un attore poco conosciuto ma carismatico, William Shatner, un budget risicatissimo ed effetti speciali inesistenti.


Un particolare dal manifesto del film "Star Trek - The voyage home" 

Un confronto perso in partenza, se non fosse per la mente visionaria del creatore di Star Trek, Gene Roddenberry, che ha portato nella tv del tempo un universo che rispecchiava i problemi sociali e politici, usando la fantascienza come chiave per risolverli, o almeno, per osservarli da un punto di vista diverso.

Ode all’ottimismo e alla scoperta, Star Trek racconta i viaggi della astronave Enterprise “alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, fino ad arrivare là dove nessuno è mai giunto prima” - come dice l’introduzione della leggendaria sigla. La Federazione dei Pianeti Uniti – la Terra del Futuro - rappresenta un’umanità evoluta, che ha superato guerre e divisioni per esplorare l’universo insieme alle specie con cui viene a contatto.

L’approccio filosofico e le questioni morali legate alla esplorazione e all’incontro degli umani con altre civiltà, portarono le tv degli anni 60 a non apprezzare la serie, tanto che venne cancellata alla terza stagione, un fallimento per l’epoca. Ma il Capitano Kirk, il primo ufficiale Spock e tutto l’equipaggio dell’Enterprise ormai avevano fatto breccia nel cuore di molti, e sotto la spinta dei fan le tre serie furono rimandate in onda, ricevendo stavolta una accoglienza strepitosa, replicate su 150 emittenti statunitensi e commercializzate in oltre 60 paesi nel mondo.


I protagonisti di "The next generation" (cr. Star Fleet Museum Quantum Archives da Fb Set phaser to fun)

Arrivarono tre film ma la vera consacrazione di Star Trek venne all’inizio degli anni 80 con una nuova serie, intitolata The Next Generation, e con un nuovo Capitano, Jean Luc Picard. Fu un successo assoluto: trasmessa per sette stagioni, ricevette ben 59 candidature ai Premi Emmy, vincendone 32.

Anche il nuovo equipaggio di una Enterprise rinnovata affronta dilemmi morali, specie aliene e tecnologie avanzate, con un approccio etico e filosofico. Serie come The Next Generation o Deep Space Nine approfondiscono temi come la diversità e il conflitto culturale, rendendo Star Trek un viaggio intellettuale oltre che avventuroso, con una narrazione che privilegia la scienza e la ragione. Star Trek oggi conta numerosi spin off, dalle serie ai film, ma l’abbondanza di budget ed effetti speciali non hanno cambiato lo spirito filosofico che è la vera anima del viaggio.

Gene Roddenberry, al centro in marrone, con i protagonisti di Star Trek davanti allo shuttle Enterprise (cr. Nasa Wikimedia commons)

Star Wars, dal canto suo, creato da George Lucas negli anni ’70, è stato invece fin dall’inizio un’avventura colossale, un’epica spaziale che affonda le radici nel mito e nella fantasia. “La galassia lontana lontana” – anche Star Wars ha la sua introduzione leggendaria - è un luogo di conflitti epici tra bene e male, con la forza come fulcro spirituale. Jedi, Sith, spade laser e battaglie spaziali spettacolari catturano l’immaginazione con un’estetica diventata iconica in un istante. La saga si concentra su eroi, destini e redenzioni personali, con personaggi come Luke Skywalker o Darth Vader che incarnano archetipi universali. Per i fan, Star Wars è emozione pura, un mix di avventura, dramma e nostalgia, meno scienza e più magia, come Yoda e la spada laser.


Lucas e Roddenberry (cr. Kevin Payravi e Larry D. Moore Wikimedia commons)
 
Le differenze emergono anche nei dialoghi: Star Trek è spesso cerebrale, a volte lento, con confronti tra i personaggi che esplorano dilemmi complessi, un po’ come il professore di filosofia; Star Wars è emozioni forti, con un ritmo che punta al cuore, è l’amico pazzo che ti costringe a fare le montagne russe anche se tremi solo a guardarle da sotto. I Trekkers apprezzano le discussioni etiche e l’utopia di un futuro unito, mentre quelli di Star Wars amano i duelli epici e la lotta contro l’oppressione: insomma, l’eterno confronto tra il secchione e il rockettaro.

Eppure, entrambe le saghe condividono un amore per l’esplorazione e per l’idea che l’universo sia pieno di possibilità. Che tu sia Team Enterprise o Team Millennium Falcon, queste storie ci ricordano perché amiamo guardare il cielo: per sognare e vedere noi stessi riflessi in qualcosa di infinito, che ci invita a superare i nostri limiti per trovare una nuova casa tra le stelle.

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