Pregare? Istruzioni per l'uso

In un ex voto la preghiera alla Madonna e al Bambino per un malato (cr. Wellcome collection Wikimedia commons)
Guida pratica per credenti e non
“Vai a letto e prima di dormire dì le preghiere, mi raccomando”.
Quanti di noi nell’infanzia si sono sentiti ripetere questa frase dalla mamma e quanti hanno avuto in mente una scaletta personale di preghiere, che assumevano un tono più chiaro e accalorato se l’indomani si era attesi da qualcosa di difficile a scuola o scivolavano nel sonno se la giornata si annunciava semplice.
Ma la preghiera non è affatto una questione da bambini. Chi è credente porta con sé per tutta la vita un bagaglio di dubbi e incertezze, di delusioni ed euforie legate in qualche modo alla preghiera intesa come modo di comunicare con Dio. Moltissime sono le domande che stanno dietro all’intenzione di mettersi nella propria stanza o sul banco di una chiesa vuota per chiedere ascolto, per ottenere qualcosa che ci sta a cuore, per allontanare un pericolo, una malattia. E inevitabili arrivano i problemi. Come posso pregare se non ho tempo? E’ morale pregare solo per chiedere? Cosa devo dire quando prego? Perché prego e non succede quello che chiedo?
Un anziano durante la recita del rosario (cr. A.-K. D. Wikimedia commons)
In aiuto al credente in difficoltà con la preghiera arriva la mano tesa di una monaca clarissa, suor Chiara Amata Tognali (fra gli autori di iosonospartaco.it), che ha pubblicato di recente un volume – intitolato “Pregare?” e pubblicato dalle Edizioni Messaggero di Padova - suddiviso in 24 brevissimi capitoli, ognuno dei quali dedicato a uno di questi problemi: dal “non so quando” al “non so come si fa”. Suor Chiara Amata, che vive nel monastero di Lovere, in provincia di Bergamo, offre una guida pratica, un manuale che potrebbe anche essere definito “istruzioni per l’uso” se questo non risultasse riduttivo.
Chi è credente ma ha un rapporto problematico con la preghiera può riconoscersi in almeno uno di questi capitoli, chi non lo è vi trova una via d’ingresso in un mondo che non conosce. Sarebbe uno sbaglio pensare di avere fra le mani un breviario o una serie di norme rigidamente impostate per incanalare la preghiera in un binario prestabilito; al contrario suor Chiara traccia un sentiero di libertà nella ricerca di un canale di comunicazione, sorprendendo anzi nei giudizi su uno dei fondamenti della devozione popolare, cioè il rosario. Illuminanti anche le ultime pagine dedicate alla preghiera per eccellenza, cioè il Cantico delle Creature scritto 800 anni fa, che suor Chiara Amata ha illustrato di recente su iosonospartaco.it.
Il libro di suor Chiara Amata Tognali può essere visto come un compagno di viaggio in una esperienza quotidiana o in un tentativo di entrare in un mondo lontano. Le citazioni bibliche sono numerose e puntuali ma non offerte con lo spirito dell’erudita, piuttosto con la semplicità della divulgatrice perché nessuno si senta spaventato davanti a un’impresa alla portata di tutti.
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